CEFALEE

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La cefalea, unitamente ai dolori della colonna vertebrale, è sicuramente la patologia – sintomo in cui la terapia agopunturale ha dato da sempre i migliori risultati. Da uno studio fatto nelle Università degli Stati Uniti risulta che l’efficacia della terapia agopunturale supera quella farmacologia per 62 a 47 in percentuale di risultati positivi nel trattamento della “cefalea a grappolo” , una, se non la più aggressiva tra le forme di cefalea conosciute.
Esistono molte forme di cefalea che vengono distinte in base alla localizzazione del dolore, l’orgine del sintomo. . . In tutte l’agopuntura funziona egregiamente. La scelta dei punti in cui collocare agli aghi , ovviamente rigorosamente sterili (usa e getta) ed indolori, viene fatta in base a diversi criteri : 1) la sede del dolore per un’azione analgesica immediata, 2) l’origine, la causa del dolore in modo da intervenire non solo nel sintomo ma riequilibrando il settore che lo ha prodotto in modo da avere un risultato definitivo. Per esempio nelle cefalee abbinate al ciclo mestruale femminile si tratteranno i punti che regolano l’equilibrio ormonale ed i benefici saranno anche a vantaggio di altri settori (dolori addominali, nervosismo . . .). Normalmente è previsto un ciclo di dieci sedute per un risultato di un certo spessore e durata ma i primi benefici in alcuni casi possono essere anche immediati cioè fin dalle primissime sedute. Va sempre tenuto presente che, in base a ciò che è internazionalmente conosciuta come la “legge di guarigione di Hering” ,oppure secondo Reckeweg “vicariazione regressiva”, all’inizio della terapia ci può essere un aumento della sintomatologia dolorosa; non bisogna spaventarsi a pensare che ci sia qualcosa di sbagliato, anzi, è un ottimo segno reattivo che prelude la guarigione. Comunque all’agopuntura viene sempre abbinato un trattamento omotossicologico (vedi paragrafo relativo) e, soprattutto, uno studio su eventuali carenza di oligoelementi (vedi paragrafo relativo) oligoelementi che in alcuni casi possono giocare un ruolo determinante : alcune volte infatti la cefalea ha origine da un cattivo funzionamento del fegato che a sua volta può essere dovuto ad una carenza di zolfo che è fondamentale per molti degli enzimi da lui prodotti; è evidente che colmando questa carenza il fegato riprende le sue funzioni correttamente e la situazione si normalizza.
Ovviamente combinando le tre metodiche (ognuna assolutamente priva di tossicità) i risultati sono più rapidi, più profondi e di maggior durata ,anche riducendo l’impegno di ogni singola terapia, in quanto si sfrutta appunto l’effetto “sinergia” delle stesse. Può comunque sempre succedere che non sia semplice determinare con precisione la causa della cefalea, per questo motivo , oltre che per una visione “olistica” che sempre dobbiamo avere nella valutazione dei nostri pazienti , durante il primo incontro,la prima visita, facciamo una valutazione iridologica (vedi paragrafo relativo ) con un software realizzato dalla scuola iridologica Russa ,senza dubbio la prima al mondo , che ci consente di scoprire i “punti deboli” di ogni soggetto che non danno però normalmente sintomi e quindi difficili da individuare.