IRIDOLOGIA
L’Iridologia,
come dice il nome stesso, è lo studio dell’iride allo scopo di ottenere
informazioni sullo stato di salute dell’organismo.Da uno studio fatto presso
l’Università “Amicizia fra i popoli” di Mosca (la 2° Università
di Medicina della capitale della Russia) risulta che circa 200 antiche civiltà
in tutto il mondo usarono l’occhio (o meglio la sua osservazione) come strumento
diagnostico. Così in Egitto dove gli Esseni riconoscevano fino a 300
patologie dalla semplice osservazione dell’iride; così in Cina dove
da un testo di 3000 anni fa si imparava a diagnosticare le situazioni patologiche
dall’osservazione dell’occhio e così via. Negli ultimi due secoli in
Europa prima, negli USA in seguito, si è ripreso questo studio, da
parte per lo più di medici appassionati anche di medicina naturale,
in quanto si sperava di ottenere informazioni di fisiopatologia in maniera
assolutamente non invasiva quindi completamente innocua.
Le scuole più famose sono senza dubbio quelle del tedesco Deck e dell’americano
Bernard Jensen. Non sono mancati negli ultimi tempi anche tentativi di esplorare
il mondo della psiche, interessanti studi dell’americano di origine ungherese
H.WOLF.
Il mondo scientifico ufficiale però non ha mai smesso di esprimere
la sua perplessità, se non proprio lo scetticismo ( senza peraltro
muovere un dito per studiare tale teoria), fino alla rivelazione di ciò
che all’interno dell’ex Unione Sovietica si era fatto e scoperto in quanto
settore negli ultimi decenni.
“LA RIVOLUZIONE RUSSA”
Gli scienziati
dell’ex U.S. nei loro laboratori, protetti del segreto militare dimostravano
che esisteva questa precisa relazione e reciproca influenza tra i vari organi,
le varie parti del corpo e zone ben precise dell’iride attraverso lo studio
delle modifiche (della struttura, della pigmentazione…) dell’iride a seguito
di modifiche patologiche degli organi (danni causati ad esempio con corrente
elettrica) e viceversa la modifica dall’attività elettrica di un organo
(rivelata con microelettrodi inseriti appositamente) nel momento in cui l’iride
veniva colpita da fasci di luce puntiforme in un settore piuttosto che in
un altro; in parole povere si dimostrava che, quando la luce illuminava una
certa zona dell’iride e solamente quella, gli elettrodi segnalavano immediatamente
l’alterazione dell’attività delle cellule dell’organo corrispondente,
attività che ritornava alla norma quando la luce veniva spenta o spostata
in un altro settore.
Una volta dimostrata senza ombra di dubbio che la relazione esisteva ed era
scientificamente riproducibile e quantificabile iniziavano degli studi “a
tappeto” sulla popolazione per estrapolare dei dati oggettivi il più
possibile e quindi utili per degli screening di massa o a gruppi o per patologie…
Nascevano così i primi software che si basavano su indagini fatte su
un numero enorme di campioni( si dice che il primo programma fu realizzato
dopo l’esame di circa un milione di individui!). Altra importantissima applicazione
nasce dalla scoperta che l’iride, un po’ come il DNA conserva la memoria delle
generazioni precedenti consentendoci quindi di formulare delle ipotesi plausibili
sullo sviluppo futuro approssimato (se a livello genetico esiste una debolezza
di un qualche organo o apparato ed io ne vengo a conoscenza posso senza dubbio
approntare delle terapie preventive per proteggere il punto debole e posso
altresì valutare con miglior cognizione di causa la gravità
e l’importanza da dare ad un semplice sintomo) in poche parole e semplificando
all’estremo: se l’iride mi indica debolezza dell’apparato respiratorio e buona
tenuta del fegato sarò più attento nei confronti del fumo e
concederò più volentieri il bicchiere di vino a pasto… al contrario
se percepirò debolezza epatica e normalità a livello respiratorio
sarò inflessibile sulla limitazione o eliminazione degli alcolici piuttosto
che delle sigarette …e così via.