Di Simona Chipi
PERUGIA – Ottomila anni di storia, tutti made in Cina. Questa è l’agopuntura. Ora, dopo secoli di ‘esclusiva’ cinese, un italiano riesce a superare la Grande Muraglia della conoscenza di questa grande arte medica Orientale.
In Umbria vive e lavora l’unico medico italiano per l’agopuntura ammesso all’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese, prestigiosa istituzione scientifica che annovera fra i suoi 13 mila membri medici (solo una novantina quelli occidentali) dediti allo studio e alla pratica della medicina cinese.
Si chiama Massimo Melelli Roia, ha 44 anni è anche presidente del Centro Europeo di Studi di medicina Tradizionale Cinese, e quanto spiega i principi dell’agopuntura è un fiume di parole che nascondono una profonda conoscenza della filosofia orientale da dove questa antica e affascinante tecnica terapeutica – consigliata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – prende origine. << l’Agopuntura - dice il dottor Melelli – che, è bene ricordarlo, non è una medicina alternativa terapeutica che tenta di eliminare gli squilibri del nostro organismo dai quali si genera la malattia, è relativamente semplice da imparare, ma è difficile diventare bravi. Bisogna continuare a studiare tutta la vita e un medico occidentale deve porsi di fronte a tale disciplina con grande apertura mentale>>. E’ stato dimostrato che l’agopuntura funziona per circa trecento tipi di patologie e per oltre ottanta di queste la sua efficacia è totale e risolutiva: l’OSM la suggerisce come trattamento per 43 malattie. << L’agopuntura – aggiunge il dottor Melelli – può essere impiegata come tecnica esclusiva, ad esempio per tutte le terapie del dolore oppure combinata alle tradizionali terapie. L’Umbria, nel frattempo potrebbe ospitare una clinica di agopuntura e di medicina tradizionale cinese di respiro mondiale. Proprio in questi giorni è a Perugia, ospite del dottor Melelli, Li Wei Heng, presidente dell’Accademia Nazionale di agopuntura della Cina Popolare.