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“Il Giornale dell’Umbria” 27/03/2000

 

ABBIAMO VISITATO IL CENTRO EUROPEO DI STUDI DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

 

 

Perugia: Capitale Dell’Agopuntura

 

A lezione da illustri professori cinesi. Parla il dott. Roia

 

 

                                                                                                                        Elisabetta Berliocchi

 

 

Dici “agopuntura” e una pletora di profani votanti all’immobilismo storcono il naso non credendo nelle validità scientifico – terapeutica di una tecnica ormai raccomandata dall’organizzazione Mondiale della Sanità, che comporta, come risulta dalla metanalisi, una bassissima percentuale di rischio. Testimonials d’eccezione saranno presenti, fino al 4 aprile, a Perugia presso il Centro Europeo di Studi di Medicina Tradizionale Cinese – ponte tra Cina ed Europa – di cui è Presidente titolare il dott. Massimo Melelli Roia e che vanta la consulenza della dott.ssa Zhang Qian, membro dell’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese. In visita quasi “apostolica” il Prof. Li Wei Heng, presidente dell’ Associazione Nazionale di Agopuntura della Cina Popolare nonché vice direttore dell’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese e direttore del Beijing International Acupuncture Training Center – Università di Pechino, prof.ssa Zhou Wei Miao, direttrice dell’Associazione di Agopuntura di Pechino, prof.ssa anche dell’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese – Dipartimento di insegnamento agli stranieri. A riprova del calibro e dell’importanza della presenza del prof. Li Wei Heng in Umbria, il fatto che in Cina esistono 29 università e solo un’Accademia, a numero chiuso, i cui membri sono medici dediti alla ricerca scientifica. I membri internazionali sono circa 80. L’unico italiano per l’agopuntura ammesso all’Accademia è il dott. Massimo Melelli Roia.

L’illustre ricercatore cinese in fama mondiale si fa portavoce anche delle conclusioni alle quali sono giunti i 300 professori – tra i quali figurava lui stesso – che hanno partecipato al convegno realizzato dall’Organizazione Sanitaria Mondiale nel ’98 negli Stati Uniti: 1) l’agopuntura funziona per 300 tipi di malattie e per più di 80 funziona al 100%; 2) i rischi dell’agopuntura sono bassissimi; 3) occorre sviluppare l’agopuntura dal punto di vista della ricerca e della clinica. Attualmente il prof. Li Wei Heng è impegnato principalmente con l’organizzazione di un convegno internazionale sul tema “Medicina Naturale” che avrà luogo a Pechino dal 22 al 24 aprile. 1500 i partecipanti. 130 sono le malattie curabili al 100%. La cura istantanea è assicurata almeno per il singhiozzo, l’asma e il vomito. L’Organizzazione Sanitaria Mondiale indica, suggerisce l’agopuntura come trattamento per 43 tipi di malattie. I rischi esistenti, comunque, dipendono dal livello di preparazione degli agopuntori. L’agopuntura serve per ripristinare l’equilibrio corporeo interno. Per quanto riguarda le questioni estetiche, è consigliata per la diminuzione e prevenzione delle rughe, per eliminare le macchie cutanee, per levigare la pelle, oltre che per dimagrire naturalmente. E inoltre per smettere di fumare. In Cina è utilizzata persino come tecnica “dolce” per chi deve risolvere problemi di droga.”Credo che in Italia e in Occidente in generale si sia fatto un errore di fondo – spiega il dott. Massimo Melelli Roia -. La gente si rivolge alle medicine cosiddette “alternative”, biologiche comunque quando le terapie classiche hanno fallito o non sono state soddisfacenti. Bisognerebbe fare il contrario. Prima di tentare la strada naturale, e quindi usare delle sostanze non tossiche, poi tentare l’approccio chimico o chirurgico. E’ stupido parlare di medicina alternativa. La medicina è una. Ci sono delle alternative terapeutiche che possono anche essere combinate. Per esempio, un buon intervento chirurgico, fatto precedere da delle ottime terapie drenati, di pulizia, rinvigorenti l’organismo, da  dei risultati migliori. Non c’è antitesi tra queste strade. E’ questione di sinergie”. Uno studio, quello dell dott. Massimo Melelli Roia, aperto alla ricerca in diversi settori. Già nel 1993 era stato, tra l’altro, a Mosca per studi sull’iridologia russa, collaborando con il prof. Ito Harchi, premiato a livello internazionale per aver creato delle macchine che consentono ai bambini sordi, ciechi, muti di comunicare tra di loro. E la filosofia base di questa “nova” medicina è quella di “primum non nocere”, innanzitutto non danneggiare il paziente e secondariamente aiutarlo. “Abbiamo in programma un corso universitario di specializzazione per medici con migliori insegnanti, cinesi all’interno e sotto il controllo delle struttura universitaria, quindi assolutamente garantito. Anche in Italia sono più di 50 le ASL che hanno adottato l’agopuntura come tecnica “convenzionata”. In cantiere anche la realizzazione di una grande clinica di medicina naturale da ubicare in Europa”.