Sterilità ed Amenorrea. La parola d'ordine è disintossicazione dell'organismo

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La sterilità sia maschile che femminile sulla quale interveniamo è relativa a problemi funzionali come quelli prodotti da squilibri ormonali che portano per esempio a bassa produzione di spermatozoi o di cellule uovo, escludendo tutti gli interventi come l'interruzione anatomica delle tube o delle malformazioni che prevedono la chirurgia. Per motivi culturali la sterilità da un punto di vista storico e sociale è quasi sempre stata attribuita alle donne. In realtà dalle ultime rilevazioni il problema riguarda oggi soprattutto la popolazione maschile, tanto che le statistiche parlano di un dimezzamento del numero degli spermatozoi e della loro capacità di essere fecondi. Una volta la loro motilità, e cioè la capacità di raggiungere la cellula uovo, era di diversi giorni mentre oggi si è ridotta di moltissimo e risultano quindi inefficaci. In generale se parliamo di cura alla sterilità dobbiamo introdurre necessariamente il concetto di disintossicazione e di pulizia dell'organismo. Per supportarlo si può citare l'esempio delle popolazioni che si alimentavano in maniera "pulita" come quella degli Unza in cui le donne riuscivano ad avere un ciclo mestruale anche fino agli ottant'anni. O anche il fatto che nel nostro studio durante l'effettuazione di una terapia altamente disintossicante come il digiuno, portata avanti per altre patologie, si è presentato qualche caso di signore ultrasettantenni che hanno visto ricomparire transitoriamente una mestruazione a testimonianza che, anche se parzialmente, c'era stato un rilancio del ciclo della fecondazione e quindi di un un ringiovanimento dell'organismo. Siamo quindi convinti che sia dal punto di vista maschile che femminile tutto si fondi sugli ormoni e che alla base dell'alterazione ormonale ci sia un blocco dovuto alla tossicità ambientale. Per l'amenorrea, o sterilità femminile, le due terapie vincenti sono l'agopuntura e l'omotossicologia, una nuova scienza omeopatica che ha l'obiettivo di riattivare le componenti naturali dell'organismo e che include una forte componente di drenaggio. Tali terapie portano in modo naturale alla disintossicazione dell'organismo e alla conseguente riattivazione della sua funzionalità riproduttiva. Esse possono essere coadiuvate eventualmente dal digiuno terapeutico o da pratiche come il lavaggio intestinale che si rivelano utili perché dall'intestino deriva tutto l'equilibrio endocrino immunitario. Prostata, utero, ovaio, testicoli confinano infatti con l'intestino stesso e se questo è continuamente infiammato disturba questi organi: eliminare quindi l'infiammazione diventa automaticamente la terapia giusta. Per quanto riguarda soprattutto l'amenorrea, e quindi l'aspetto ormonale femminile, c'è da rilevare che ci sono degli alimenti particolarmente sfavorevoli al normale funzionamento degli ormoni femminili e quindi anche una dieta corretta viene inserita nelle nostre terapie perché qualsiasi azione positiva nei confronti dell'organismo e del suo benessere generale contribuirà a raggiungere con maggiore facilità il risultato voluto. Sono per esempio da eliminare in mancanza di ciclo mestruale in giovane età, le solanace come pomodoro, peperone, melanzana e patata. È ovviamente intuitivo che per il problema opposto, quando cioè abbiamo un eccesso di sanguinamento il consiglio alimentare sarà sarà invece quello di favorire il consumo di questi cibi. Purtroppo ultimamente una nuova e grave emergenza ambientale ha ulteriormente ridotto la fertilità delle varie specie sul nostro pianeta. Studi fatti sulle api, sui topi… oltre che sull’uomo naturalmente, hanno evidenziato un’importante riduzione appunto della fertilità dovuta all’interazione tra le varie sostanze tossiche immesse dall’uomo nell’ambiente (100’000 nuove molecole tossiche introdotte in 100 anni dai nostri laboratori a fronte di 1 ogni 10’000 anni prodotta naturalmente in quel grande laboratorio che è il nostro pianeta) e i campi elettromagnetici (elettrosmog) alterati da immissioni incontrollate di nuove frequenze e potenze di cui non conosciamo quasi nulla a riguardo dei potenziali effetti dannosi ma quel poco che conosciamo basta e avanza a farci ulteriormente preoccupare. Si chiamano interferenti endocrini quelle sostanze chimiche che interagiscono in maniera negativa con il nostro patrimonio ormonale ed in particolare con la sfera riproduttiva. Oggi gli studi confermano che l’influsso crescente di campi elettromagnetici interagisce in negativo sul sistema determinando un peggioramento della situazione.