Stress e terapia antistress. Nel segno del riequilibrio psicofisico

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Lo stress può e deve essere affrontato in modo assolutamente personalizzato. Le situazioni che richiedono al nostro organismo, o meglio al binomio corpo-mente, un impegno superiore in condizioni stressanti causano sempre carenze e squilibri. La prima cosa sarebbe quella di rimuovere le cause dello stress, ma non sempre è possibile. Dal nostro punto di vista si deve quindi procedere con il reintegro delle sostanze, dei minerali e delle vitamine consumate in eccesso dall'organismo in situazioni di stress. Il ripristino dell'equilibrio del corpo è fondamentale e in questo senso l'effettuazione della pulizia intestinale si rivela una terapia molto importante. Non solo perché nell'intestino, o meglio nell'addome, sono presenti più di cento milioni di neuroni che svolgono un'attività talmente complessa da poter essere paragonata a quella del cervello, ma anche perché in esso viene prodotta la serotonina, una delle principali molecole che controllano lo stato emotivo e la cui produzione sotto stress tende ad alterarsi. Con la pulizia dell'intestino si va a promuovere il passaggio della serotonina in circolo e quindi il suo regolare arrivo al cervello ed alle strutture neurologiche più importanti. C'è inoltre da ricordare che il corpo agisce attraverso l'equilibrio energetico attraverso il meridiano più importante che scorre lungo la colonna vertebrale: per questo un'altra importante terapia antistress è l'agopuntura che interviene direttamente a rilassare il sistema nervoso e tutte le sue tensioni. Da ricordare anche che qualsiasi forma di tensione, e sotto stress se ne creano tantissime, consuma energia. Quando si è tanto stanchi, per esempio, non si riesce a prendere sonno perché anche l'atto di addormentarsi per l'organismo è un lavoro in cui deve arrestare la produzione di certi ormoni ed enzimi, attivarne altri e così via. Se l'organismo viene fatto rilassare in modo "pulito" attraverso l'agopuntura, l'omotossicologia e l'omeopatia si ottiene un aumento dell'energia e quindi della capacità di dormire. Se in situazioni di stress si usano invece degli stimolanti chimici, c'è il rischio di dover far uso di tranquillanti o sonniferi. Per finire c'è da dire che tecniche di rilassamento come il training autogeno, la meditazione o lo yoga si configurano ancora superiori perché mettono la persona in grado di controllare autonomamente il proprio stress. A metà strada tra la medicina chimica e quella che definiremo “energetica”, cioè l’agopuntura e l’omotossicologia (la moderna omeopatia), c’è la fitoterapia. L’uso terapeutico delle piante infatti, se da una parte si muove sugli stessi principi dei farmaci chimici cioè vede legata la sua azione alla concentrazione dei principi attivi , dall’altra fruisce dell’effetto “fitocomplesso” cioè dell’azione combinata di diverse molecole delle quali nessuna, se prese separatamente, possiede proprietà farmacologiche me è l’insieme a raggiungere l’effetto desiderato dando nello stesso tempo una sorta di “protezione” verso i possibili effetti collaterali cosa che non abbiamo con i farmaci di sintesi.